La “chianca” è una lastra di pietra calcarea pugliese. Le sue caratteristiche di impermeabilità e di ottima resistenza all’usurabilità hanno fatto di questa pietra la regina dei tetti delle case salentine. Usata in copertura per il lastrico solare, il cosiddetto “chiancatu”, la chianca è diventata fin dai primi del ‘900 il materiale privilegiato per le coperture piane e praticabili tipiche del…
Categoria: Ristrutturare
Alla ricerca di casa in Salento
Tutto nasce nell’ormai lontano 2014, io e Fabio partiamo alla ricerca di una dimora abbandonata, di una casa da ristrutturare e riabitare in uno dei caratteristici borghi che costellano il territorio salentino.
Tra allettanti occasioni e meraviglie intoccabili, conti alla mano la nostra attenzione ricade su una piccola casa in campagna ad Alessano, nell’estremo sud della provincia di Lecce, il basso Salento. E’ una casa tipica dell’architettura salentina, diventerà la nostra casa da scoprire, amare e soprattutto…ristrutturare!
Colgono la nostra attenzione alcuni dettagli di cui non potremo fare a meno, sono elementi ricorrenti dell’architettura tipica salentina:
- l’ingresso poderale, con i due monumentali pilastri che immobili stanziano lì, visibili già da lontano, ad indicare l’accesso alla proprietà. Nel nostro caso sono realizzati in conci di tufo, rimane traccia di un’epigrafe oggi mancante che sicuramente ne indicava la proprietà o l’anno di costruzione;
- le cisterne, imprescindibile risorsa d’acqua in un territorio arido come quello pugliese, permettono l’approvvigionamento idrico mediante la raccolta delle acque piovane. Esse solitamente sono interrate perché scavate nella roccia. All’imboccatura di ogni cisterna vi è il pozzo con la carrucola e il secchio per raccogliere l’acqua. Quattro piccoli pilastri e un abbeveratoio completano la magia di questo affascinante elemento architettonico tipico della campagna salentina;
- il vialetto di accesso con i pilastri malandati di quello che un tempo doveva essere il pergolato;
- l’aia, uno spazio aperto di forma rotonda e lastricato con “chianche” per battere il grano, serviva anche per recuperare l’acqua piovana da raccogliere nelle cisterne;
- i muretti a secco per delimitare la proprietà;
- la vasta campagna che circonda l’abitazione… gli ulivi, i mandorli, i melograni, l’albicocco.
La bellezza che ci accoglie negli spazi esterni di questa casa tipica salentina, non ci delude neanche all’interno.
Varata la soglia dell’ingresso l’attenzione si rivolge alle volte a stella, alla cucina economica di cui recupereremo le maioliche, al cortile interno con la scala d’accesso al terrazzo, ad un altro pozzo che raccoglie l’acqua piovana dal terrazzo, ai pluviali, alla “pila” la pilozza per il lavaggio dei panni, e ancora al piccolo giardinetto sul retro.
E’ un salto nel passato, in un’epoca contadina non molto lontana, ogni cosa qui parla una lingua d’altri tempi, dove il tempo scorre lento, le giornate sono scandite dal sole, si avverte l’odore della fatica dei campi. Tutto è fermo. L’abitazione è una casa tipica salentina, di un colore di quelli che ammaliano l’occhio, un rossastro che sa di un sapore antico, rosso colore della terra con toni giallognoli e azzurrini, la terra e il cielo, che qui sono tutto.
Decidiamo che questa graziosa dimora salentina sarà la nostra casa.
Ristrutturare casa – Parte Zer0
Quando nel 2015 mi sono trasferita al sud non è stato semplice districarsi tra uffici tecnici, istanze, maestranze, timbri e preventivi. Soprattutto perché ero un architetto alle prime armi! È qui in provincia di Lecce che inizia il mio viaggio alla scoperta dell’architettura salentina, a partire proprio dalla ristrutturazione di quella che è diventata la mia casa. Da Fabio che si è prestato…